Cari Amici Rossoneri guardiamo un po al Futuro.
Escono sempre piu voci che danno il Milan lontano da San Siro in uno Stadio di propieta nuovo.
Secondo me anche se dispiace lasciare San Siro e un passo importante ed giusto da fare .
racogliamo qua opinioni vostri e articoli che riguardano il progetto statio nuovo.
Un quartiere Milan a Milano sarebbe una cosa fantanstica quello che a me da fastidio e il fatto che si parla di una capieza di 42000 posti! Questo secondo me e troppo poco per il Milan . Se la smettano di prendere la gente in giro e costruiscano una rosa valida i 50000 ci saranno sempre in uno Stadio a vedere il Milan. Spero non sia vero e ne costruiscano uno intorno ai 60000.
Dalla Gazzetta:
Milan, nasce il nuovo stadio di Lady B. Super sponsor, Emirates
Intesa con la Fondazione Fiera: arena da 42 mila posti, lavori dal 2016, sarà costruito 15 metri sotto il livello stradale e l’altezza non supererà i palazzi. L’impianto-catino non avrà barriere. I rumori del tifo saranno spinti verso il campo
12 dicembre 2014 - Milano
L’Arena-Milan ormai è molto più di un progetto. Barbara Berlusconi ha appena compiuto un passo fondamentale per l’intesa con Fondazione Fiera Milano, e il suo staff ha definito i dettagli per l’impianto che sorgerà al Portello, in un’area di 60 mila metri quadrati di fronte a Casa Milan. Sarà uno stadio da 42 mila posti e «correrà» fino a 15 metri sotto terra per adeguarsi ai vincoli urbanistici. Non solo: sarà insonorizzato per convogliare sulle tribune l’effetto acustico. Tutti aspetti innovativi che hanno convinto Emirates a dare il nome allo stadio, con un investimento di sponsorizzazione significativo. Il prossimo step sarà avviare le pratiche di finanziamento con tempi di realizzazione che vanno oltre il 2018: l’obiettivo è l’inaugurazione tra il 2019 e il 2020.
quartiere milan — Si scrive manifestazione d’interesse, si legge svolta-chiave sulla strada che porterà alla costruzione del nuovo stadio. Il Milan ha risposto al bando per la riqualificazione e la valorizzazione del Portello lanciato il 14 ottobre da Fondazione Fiera Milano, formalizzando la proposta: la nuova casa rossonera sarà al posto della vecchia Fiera Campionaria. Tutto nero su bianco. Passaggio tecnico, obbligato sì, ma fondamentale: Barbara Berlusconi e Fiera entrano così nella fase operativa per dare forma e sostanza a un sogno. La sede di via Rossi a pochi metri dalla nuova arena. Quartiere Milan.
un catino — Il cambio della location ha ispirato delle varianti in fase di progettazione. Rispetto allo stadio da 55 mila posti pensato in origine sui terreni da riconvertire dopo l’Expo, a Rho (operazione scartata, nonostante le pressioni di Regione Lombardia), è prevalsa la logica dello stadio-bolgia. Un impianto da 42 mila spettatori (come lo Juventus Stadium), quasi tutto al coperto, senza barriere, con una distanza annullata tifosi-prato. Capace di convogliare il flusso acustico verso il campo grazie a una serie di pannelli (esterni e interni) fonoassorbenti. L’effetto studiato dall’architetto Fabio Novembre (che ha ideato Casa Milan) risponde ai principi di un impianto-catino. Una vera casa del Diavolo. L’area scelta tra via Gattamelata e viale Scarampo comprende i padiglioni 1-2 di Fiera (oggetto del bando), c'è l’intesa per inglobare anche i 3 e 4 (non il centro congressi: resta in piedi), più un’area commerciale. Lo stadio sarà parzialmente seminterrato, entrerà per 15 metri sotto il livello della superficie stradale (per zone business) ma non volerà troppo alto: rispetterà i vincoli urbanistici, non alzandosi oltre i palazzi residenziali esistenti. Questo è stato uno degli aspetti che ha convinto il Comune di Milano a dare un preparere favorevole, insieme alla prospettiva di aprire il sottopasso Gattamelata (costato 200 milioni): sarà la porta d’ingresso verso la nuova arena.
sponsor — Fly Emirates, la compagnia aerea con la quale è stata rinnovata la sponsorizzazione, firmerà l’arena: tra le righe dell’accordo è infatti previsto anche il «naming» allo stadio. L’affare avrà due gambe: il Milan da un lato, che porterà sponsor, brand, valore sportivo e che pensa di gestirlo direttamente; dall’altro, la Fondazione che non vende i terreni di cui è proprietaria ma li rende utilizzabili a costo zero entrando nel business. Dal primo contatto del 5 novembre a Casa Milan fino ai due successivi incontri tra Barbara Berlusconi e i manager di Fiera si è creato un feeling particolare sul quale non è stato difficile costruire nuove intese. E adesso? Il 15 gennaio si chiuderà il bando di Fiera, poi si riunirà il comitato esecutivo della Fondazione per valutare le proposte: la decisione tra febbraio e marzo, ma con l’accordo in tasca sono da escludere colpi di scena. Ecco i tempi di attesa di cui ha parlato qualche giorno fa un’attivissima Barbara, quell' "attendiamo risposte importanti dalla burocrazia nei primi sei mesi del 2015". Ci vorrà molto meno.
Carlo Laudisa
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