Se ne faccia una ragione, il buon Pelè: non c'è paragone fra il Barcellona e il Santos e, allo stesso modo, non c'è storia nemmeno fra Messi e il Neymar attuale. A Yokohama, nella finale del Mondiale per club, si è avuta la conferma di una sensazione, quella appena esplicitata, abbastanza comune: il Barcellona ha infatti battuto il Santos 4-0 e si è laureato campione del mondo per la seconda volta nella sua storia, travolgendo un avversario contro il quale la partita è durata davvero poco, per una lezione di calcio che va anche oltre la portata del risultato, già di suo piuttosto rotondo.

Il giocatori del Barcellona, senza Villa, erano scesi in campo con una maglia dedicata all'attaccante, infortunatosi nella semifinale del torneo contro l'Al Saad. I giocatori blaugrana hanno messo in mostra la maglia con scritto "Mucha fuerza Guaje", un messaggio d'incoraggiamento al compagno di squadra che sarà operato lunedì a Barcellona per la frattura alla tibia sinistra. Riposta la maglietta nello spogliatoio, il Barça è salito in giostra ubriacando i brasiliani: nel primo tempo, Messi, Xavi e Fabregas (quest'ultimo aveva colpito anche un palo) avevano già messo il risultato e il titolo al sicuro, con Neymar e compagni imbrigliati nella rete dei catalani. Poker sfiorato in almeno tre occasioni nella ripresa, raggiunto poi nel finale ancora da Messi. Una rete che, in fondo, rafforza la considerazione iniziale: fra il Barcellona e il Santos non c'è proprio stata partita.

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Terzo posto all'Al Sadd - L'Al Sadd ha conquistato il terzo posto al Mondiale per Club. A Yokohama la squadra del Qatar, eliminata in semifinale dal Barcellona, si è imposta per 5-3 ai calci di rigore contro i giapponesi del Kashiwa, che erano stati invece battuti dal Santos. I tempi regolamentari si erano chiusi sullo 0-0. I qatariani hanno segnato tutti e cinque i rigori, mentre il portiere Saqr ha parato il penalty di Hayashi. Belhadj ha realizzato il quinto rigore che ha regalato la vittoria ai suoi.