Page 134 of 137 FirstFirst ... 3484124130131132133134135136137 LastLast
Results 1,065 to 1,072 of 1094

Thread: Giovani

  1. #1065
    è tutto una merda alexandre's Avatar
    Joined
    Nov 2007
    Location
    bassàn
    Posts
    4,055

    Default

    de vito in prestito (mi pare) al foggia

  2. #1066
    Cuore Rossonero luter's Avatar
    Joined
    Aug 2006
    Location
    Italy
    Posts
    5,629

    Default

    Albertazzi in prestito al Getafe.

    Trovo strano che un giovane primavera molto quotato dagli addetti ai lavori venga mandato a giocare in Spagna,mah...

    Io comunque gli preferisco Romagnoli.
    Avevano sete, e li abbiamo dissetati. Avevano fame, e li abbiamo diffamati.

  3. #1067
    è tutto una merda alexandre's Avatar
    Joined
    Nov 2007
    Location
    bassàn
    Posts
    4,055

    Default

    ha rifiutato il bari in b per la liga
    come scritto sul thread del calciomercato, operazione che mi lascia molto perplesso

  4. #1068
    R o s s o n e r o ilCapitan6's Avatar
    Joined
    Jun 2006
    Location
    Milano
    Posts
    7,142

    Default

    Mi accodo. Dei due centrale, meglio Romagnoli, per me.

  5. #1069
    Senior Member DT1's Avatar
    Joined
    May 2006
    Location
    italy
    Posts
    2,189

    Default

    Io ho sempre sostenuto che Albertazzi, al massimo, può interpretare il ruolo di Manfredonia a fine carriera. Come centrale, se non si aiuta col fisico, lo supera anche un cieco col cane al guinzaglio.
    Emil Cioran
    -----------------
    in un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare

  6. #1070
    L'OTTIMISMO VOLAAAA!! il Cigno's Avatar
    Joined
    May 2009
    Location
    Milano Rossonera
    Posts
    947

    Default

    Dolcetti: "L'obiettivo è crescere uomini e giocatori di qualità"

    Mister, iniziamo parlando delle sue origini e del percorso calcistico prima di intraprendere la carriera di allenatore.
    Sono nato a Salò ma sono cresciuto a Trino Vercellese dove iniziai a giocare a calcio nella squadra locale. Fu lì che diverse squadre mi notarono: a tredici anni feci un periodo di prova alla Juventus e proprio in quei mesi disputai un torneo a Milano, un quadrangolare contro Milan, Aldini e un’altra squadra dell’Hinterland milanese. In quell’occasione, per la prima volta, la mia strada incrociò i colori rossoneri. Vinsi il premio come miglior giocatore della manifestazione e dalla stagione successiva entrai in pianta stabile nel vivaio della Juve dove rimasi sei anni fino ad approdare in prima squadra. Con la maglia bianconera non ebbi molto spazio, vista la grande quantità di campioni che militavano in quel periodo, qualche presenza in Coppa Italia senza però esordire in Serie A. Il debutto in Serie A invece coincise con la prima giornata della stagione 1987-88 : giocavo nel Pisa e la partita era proprio contro il Milan (Pisa-Milan 1-3).
    Lì rimasi quattro anni per poi passare prima al Messina e poi alla Lucchese. Seguirono altri quattro anni importanti a Cesena prima di terminare la carriera nel Cuneo in Interregionale.

    Invece, la sua carriera da allenatore quando e dove iniziò?
    Feci due anni di studio in una Società che analizza il calcio. Sono stati anni molto formativi che mi diedero la possibilità di conoscere diversi allenatori, culture di lavoro e mentalità differenti. Al termine di quel periodo Cavasin mi volle come suo vice, prima alla Fiorentina, nel 2003, e l’anno dopo al Brescia. Nel 2005 mi venne data la possibilità di allenare all’estero nella storica società dell’Honvéd di Budapest nella Serie A ungherese. E’ stata un’esperienza assolutamente positiva, due anni fantastici, di grande soddisfazione professionale pur con tutte le problematiche legate alla lingua e alla lontananza da casa.
    La prima esperienza in Italia alla guida di una formazione fu invece nel 2008 alla Spal in Prima Divisione. Disputammo una grande stagione, in cui sfiorammo per un solo punto la possibilità di giocare i play off per la promozione, mentre l’anno successivo fu meno positivo e a dicembre terminò la mia avventura. Da quel momento iniziai un percorso personale di studio e conoscenza dei settori giovanili che mi ha portato a gennaio di quest’anno al Milan su chiamata di Galli e Pederzoli.

    Che lavoro ha svolto in questo periodo?
    La Società mi propose di occuparmi di un progetto innovativo “Generazione Milan” un programma di sviluppo delle capacità individuali dei singoli calciatori attraverso programmi specifici che si affiancano a quelli della squadra portati avanti dall’allenatore.
    Si tratta di creare un percorso mirato dal punto di vista tecnico, fisico e psicologico per formare giocatori pronti per il salto nel calcio professionistico.
    E’un progetto vasto, affascinante, che coinvolge tutto il settore giovanile: abbiamo avviato molti programmi che verranno portati avanti nei prossimi mesi.

    Con il passaggio in Primavera il suo ruolo cambierà. E’ un salto di qualità, ma anche una sfida...Quali sono gli obiettivi da raggiungere?
    E’ stata una chiamata accolta con un po’ di sorpresa, molto entusiasmo e fin da subito è stato chiaro il significato di questa chiamata, un significato di grande prestigio, che si unisce alla responsabilità di raggiungere gli obiettivi che la Società si aspetta: crescere ragazzi che siano uomini e calciatori abili. Abili nel pensare e nel gestire le situazioni dentro e fuori dal campo. La volontà è quella sviluppare un gioco propositivo e di qualità cercando sempre la vittoria perché il risultato è la certificazione della crescita individuale di tutti i componenti della squadra. Credo che negli ultimi due anni la Primavera abbia fatto cose molte positive. L’obiettivo è quello di seguire il percorso tracciato cercando di migliorare tutto quello che è migliorabile.

    milan news

  7. #1071
    è tutto una merda alexandre's Avatar
    Joined
    Nov 2007
    Location
    bassàn
    Posts
    4,055

    Default

    intanto preso ricardo ferreira, classe 92

    Tutto su Ricardo Ferreira, il nuovo baby talento rossonero
    05.07.2011 18.00 di Pietro Mazzara per milannews.it articolo letto 1913 volte

    Il Milan si muove molto su mercato dei giovani e, nella giornata odierna, è stato praticamente concluso l’arrivo di Ricardo Ferreira, difensore centrale svincolatosi dal Porto e arrivato in rossonero a parametro zero. Ma chi è questo nuovo talento che andrà a comporre con Rodrigo Ely la nuova coppia centrale della Primavera di Dolcetti? Scopriamolo insieme.
    Ricardo nasce a Mississisauga, Canada il 25 novembre 1992 ma vanta il doppio passaporto, sia quello canadese che quello portoghese che gli consente così di godere dello status di comunitario. Nel 2007, a soli 15 anni, viene tesserato dal Porto e dopo pochi mesi, viene promosso a titolare della formazione under 17 dei Dragones che vincono il campionato di categoria nel quale Ricardo si mette in mostra per le sue innate doti di leader della difesa tant’è che, nella stagione successiva, viene promosso nell’Under 19 che vincerà il proprio campionato, sempre con lui come baluardo difensivo.
    Oltre a diventare un perno delle giovanili del Porto, Ferreira può vantare un’importante escalation anche nelle nazionali giovanili del Portogallo dove debutta, a soli 17 anni, sia nell’Under 19 che nell’Under 20 vincendo il “La Manga Tournament” con la nazionale under 19.
    Ma Ricardo si riesce ad imporsi anche all’attenzione dei tecnici della Prima squadra del Porto che, spesso, lo hanno inserito nelle liste B delle competizioni UEFA e, in questa stagione, venne spesso aggregato da Andrè Villas Boas alla prima squadra senza, tuttavia, mai scendere in campo.
    Scovato dai talent scout rossoneri che lo hanno tenuto sotto stretta osservazione, arriva in rossonero da svincolato dopo aver rifiutato il rinnovo di contratto con la squadra che ha dominato l’ultima stagione portoghese, convinto di poter esplodere definitivamente in una realtà tanto affascinante quanto dura come quella del Milan.
    Il 12 luglio sarà a disposizione di Massimiliano Allegri, andando a rimpolpare così la comitiva dei giovani aggregati, composta, al momento, da Fossati, Calvano, De Sciglio e Valoti, con Ely in “dubbio”.
    Sarà lo stesso mister della prima squadra a deciderne il futuro che dovrebbe, comunque, dividersi tra la Primavera, dove inizierebbe ad approcciarsi al calcio italiano, e la prima squadra, dove avrebbe l’opportunità di crescere all’ombra di quattro mostri sacri del ruolo come Nesta, Thiago Silva, Mexes e Yepes.

  8. #1072
    è tutto una merda alexandre's Avatar
    Joined
    Nov 2007
    Location
    bassàn
    Posts
    4,055

    Default

    Spiderman Perucchini vola al Lecco
    05.07.2011 21.30 di Nicolò Schira per milannews.it articolo letto 57 volte
    © foto di Pietro Mazzara
    © foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

    Fare il portiere a Milanello e dintorni è un ruolo ingrato; infatti se nella storia ultracentenaria del club più titolato al mondo c'è un ruolo che ha regalato più sofferenze che gioie alla tifoseria milanista è proprio quello dell'estremo difensore. Senza scomodare illustri predecessori anche nel settore giovanile del club di via Turati abbiamo assistito negli ultimi anni ad una vera e propria girandola di portieri. Eppure c'è un giovane estremo difensore che sta tenendo alta la bandiera dei numeri uno di scuola Milan: è Luca Perucchini che nella scorsa stagione si è conquistato, in corso d'opera, i galloni di numero uno titolare del Fano con il quale ha centrato una sofferta salvezza ai Playout ai danni della Villacidrese. Una permamenza in Seconda Divisione in favore dei marchigiani sulla quale ci sono le £manone" del giovane portierino milanista che nel corso degli ultimi mesi ha tenuto a galla la compagine allenata anche per un breve periodo da Lamberto Zauli, evitando che sprofondasse sul fondale della classifica. Le ottime prestazioni collezionate nelle Marche sono valse a Perucchini un riavvicinamento alla galassia Milan dato che nella prossima stagione difenderà la porta del Lecco. I blucelesti rappresentano una delle piazze più nobili e blasonate della Lega Pro e dunque per Spiderman - come è soprannominato Perucchini dai tifosi del Fano - si prospetta la possibilità di lottare per la promozione e magari nel giro di un biennio di ritornare nell'alveo di Milanello.

Tags for this Thread

Posting Permissions

  • You may not post new threads
  • You may not post replies
  • You may not post attachments
  • You may not edit your posts
  •